Progetto
C.S.P.L.
Centro sociale polivalente Longarina
Cenni storici |
Curriculum |
Il progetto C.S.P. Longarina |
Cenni storici |
II quartiere LONGARINA deve
il proprio nome alla sua disposizione geografica sul territorio; infatti,
è costituito da una striscia longitudinale di terreno tra il canale
delle acque medie ed il canale in disuso conosciuto come ex alveo canale
allacciante di Ostia. Anticamente era la sponda dello Stagno ostiense, dove attraccavano i barconi che trasportavano, i materiali di approvvigionamento dalle terre emerse di Acilia fino ad Ostia, come dimostra il ritrovamento, anni fa in Longarina, di un magazzino di anfore di età Augustea, proprio a ridosso del canale di bonifica. Da uno studio, fatto tempo fa, dall'archeologo Lorenzo Barbieri, è emerso che questo territorio in epoca romana era utilizzato per la sepoltura dei poveri. Dall'aratura del terreno, infatti, emergono moltissime tracce di vasi, anfore, vasellame e urne cinerarie di terracotta, materiale tipico di allora, usato prevalentemente per la sepoltura dei meno abbienti, mentre i ricchi erano tumulati in sarcofaghi di marmo pregiato lungo la vicina Via Severiana, che partendo da Ostia arrivava fino ad Anzio. |
Curriculum |
II quartiere Longarina nasce
alla fine degli anni "50. In quegli anni alcune famiglie immigrate da varie regioni d'Italia acquistarono i terreni dal principe G. Aldobrandini e v'insediarono le loro aziende agricole. Data la scarsa produttività del suolo, i proprietari, dopo qualche tempo, abbandonarono l'attività agricola e vendettero a poco a poco i terreni a parenti e conoscenti. Iniziò cosi il lento e progressivo sviluppo della zona, con edifici costruiti in modo spontaneo, senza tenere conto dell'armonia dei volumi e degli spazi adeguati per le strade e le infrastrutture. Questa spontaneità ha portato ad un modello urbano che per certi versi ricorda i paesi medioevali: edifici edificati gli uni a ridosso degli altri con magari una piccola area retrostante utilizzata come orto, realizzati con stili e metodi costruttivi dissimili, strade strette e per lo più "cieche". Negli anni settanta i progettisti del Comune di Roma incaricati di perimetrare i nuclei edilizi spontaneamente sorti, hanno inferto il colpo di grazia tracciando la linea di perimetrazione dello strumento urbanistico a ridosso del perimetro abitato, senza lasciare nemmeno un metro in più (teoricamente se si volesse cingere il quartiere non ci sarebbe lo spazio per fare le mura). La mancanza di gran parte dei servizi primari (acqua, gas, fogne, strade, illuminazione pubblica, trasporti) ha portato gli abitanti di Longarina ad associarsi per il loro conseguimento. Nacque così in maniera spontanea il Comitato di Quartiere, il quale oltre che a farsi portavoce verso gli uffici competenti per ottenere la fornitura dei servizi essenziali si attivava per raccogliere fondi e realizzare in proprio le opere di urbanizzazione primaria. Nei primi anni settanta, la Longarina è stata la prima zona della periferia di Roma ad essere servita dal "PIANO A.C.E.A." (acqua e illuminazione pubblica). A seguito dei lavori eseguiti dall'A.C.E.A., parte dei materiali di risulta sono stati depositati nell'ex alveo del canale allacciante ormai in disuso e quasi completamente ricoperto, e più tardi, negli anni a venire, i cittadini stessi hanno finito di coprire, rendendo così fruibile alla collettività una striscia di territorio demaniale. All'inizio degli anni "70 i cittadini si autotassarono per asfaltare via Pernier, la strada che costituisce la spina dorsale del quartiere, per consentire ai bambini di essere trasportati a scuola dal servizio comunale. Dopo anni di richieste e battaglie politiche verso la metà degli anni "70 il CdQ riuscì ad ottenere il primo servizio di autobus nel quartiere. Negli anni "80 il Comitato cittadino organizzò feste popolari, che oltre a offrire un'opportunità di incontro tra le persone, consentiva di reperire fondi; le feste si svolgevano nella striscia demaniale dell'ex canale allacciante a ridosso della strada a causa della mancanza di disponibilità dì una piazza pubblica. Con i fondi reperiti furono realizzate le pensiline e le panchine alle fermate dell'autobus, e la piantumazione di alberature lungo Via Pernier. L'esigenza di uno spazio sociale, la necessità di una piazza pubblica indusse il CdQ a prendere contatto con la famiglia Aldobrandini proprietaria dei terreni adiacenti al quartiere e ad ottenere in comodato d'uso un appezzamento di terreno, con destinazione urbanistica al vigente P.R.G. "Zona N" (verde pubblico e privato), fuori della perimetrazione, - N 41 Via Pernier-Longarina - mettendolo a disposizione di tutta la comunità. Dalla metà degli anni 90 quell'area "privata" è diventata il parco e allo stesso tempo la piazza del quartiere, anche in conformità della destinazione d'uso alla normativa urbanistica vigente. Sul finire degli anni "90, il nuovo CdQ eletto, dopo un attento dibattito eriflessione al suo interno, decise di avviare un progetto che potesse superare le limitazioni di un comitato cittadino, che si facesse carico di tutte le problematiche del tessuto sociale attraverso uno strumento adeguato alla normativa delle associazioni di volontariato. Da qui la trasformazione (con atto statutario pubblicamente registrato) da Comitato dì Quartiere a CENTRO SOCIALE POLIVALENTE LONGARINA . L'avvio di questo progetto ha dato un nuovo impulso verso una maggiore coscienza del sociale e della partecipazione, segnando cosi l'inizio di una marcata collaborazione con altri soggetti operanti nello stesso settore. |
Il progetto C.S.P. Longarina |
Prefazione II Centro Sociale Polivalente Longarina è nato dalla presa di coscienza dei cittadini del quartiere di vivere isolati dal tessuto urbano metropolitano di trovarsi compressi tra due grandi agglomerati urbani: Ostia a sud-ovest e Acilia-Stagni a sud-est. A ciò si aggiunga che via Luigi Pernier, unica strada di collegamento del quartiere, sopporta un altissimo traffico veicolare da Casal Palocco, Palocco 84, Aurora, Infernetto, etc verso. Ostia Antica, Aeroporto di Fiumicino, Comune di Fiumicino, e viceversa costringendo gli abitanti di Longarina ad isolamento forzato dentro le proprie abitazioni, e a sentire sempre più acuta la necessità di un punto di aggregazione sociale, di svago, di spazio per il tempo lìbero che solo una "piazza" potrebbe offrire invece in modo incisivo. Finalità II progetto C.S.P. Longarina nelle sue attività persegue queste finalità: -Creare opportunità di crescita civile e culturale -Favorire il miglioramento della qualità della vita e del tessuto sociale attraverso il rilancio delle risorse del territorio connesse allo sviluppo sostenibile. -Favorire la formazione di una coscienza civica che porti ogni cittadino a sentirsi responsabile del proprio ruolo all'interno della collettività e pertanto a dare la propria partecipazione il proprio contributo alla crescita del Quartiere -Creare un punto di aggregazione che sia motore di interscambio culturale sociale ed al tempo stesso volano per l'incremento occupazionale. -Prevenire il disagio sociale, favorendo l'integrazione di tutti i soggetti, in particolare quelli svantaggiati (portatori di handicap giovani disoccupati, anziani, bambini), questo anche attraverso un progetto integrato di riqualificazione urbana, che miri alla salvaguardia dell'ambiente circostante con progetti ecosostenibili. -Favorire l'abbattimento dei costi di gestione attraverso le migliori risorse umane la solidarietà ed il volontariato. Attività Risorse II "Centro Sociale Polivalente Longarina" ha da qualche tempo avviato questo progetto, in particolare esso dispone di un'area attrezzata di 5000 mq, ubicata all'interno della "Riserva Statale Parco del Litorale”, dove è possibile trovare una serie di strutture (ecocompatibili), prive di barriere architettoniche che possiamo cosi riassumere: • due campi di bocce regolamentari, per soddisfare le esigenze dei più anziani; • un campo da calciotto per giovani e giovanissimi; • un mini parco attrezzato per bambini da due a otto anni (altalene, scivoli, ) dotato inoltre di panchine e tavoli da picnic. • un'area attrezzata che funziona secondo l’esigenze in: campo da pallavolo, pista per il pattinaggio, una pista da ballo, area per eventi musicali e teatrali. • una struttura di legno, totalmente integrata nell'ambiente, polifunzionale, poiché funge da supporto logistico alle varie attrezzature sportive e centro di aggregazione sociale di incontro per tutti i cittadini e soprattutto rivolto ai giovani. Servizi II Progetto Centro sociale Polivalente Longarina rispetto ai due modelli gestionali esistenti, che sono, o pubblici con la gestione affidata ai privati o privati del tutto, comunque accomunati con il fine del lucro, costituisce l'opportunità di un modello gestionale alternativo ed innovativo di un'area privata fruibile dall'intera collettività in un'ottica di un servizio mirato alla più ampia disponibilità e partecipazione sociale ed alla ricostruzione di tutte le forme di organizzazione, di vita, di cultura. Questo progetto vuole dimostrare che altre modalità di gestione sono possibili e che un parco urbano può soddisfare le diverse aspettative dei cittadini con una struttura sociale polifunzionale sotto ogni aspetto. Nell'intento di soddisfare le diverse istanze dei cittadini, particolare attenzione progettuale è stata messa nell'individuazione dei servìzi offerti, che si possono riassumere: Tempo libero • Disponibilità di fruizione del parco, per momenti di svago, relax e hobbies. • Disponibilità verso le istituzioni locali ad utilizzare il parco per momenti di interesse collettivo. • Disponibilità ad associazioni sportive, culturali, ricreative che desiderassero utilizzare gli impianti per allenamenti, eventi musicali, sportivi, corsi o attività correlate. • Supporto logistico per le scuole pubbliche e private che ne facciano richiesta. • Fruibilità dell'area per i privati cittadini che ne facciano richiesta per organizzare feste in genere, cerimonie, o feste di tradizioni popolari- folkloristiche. • Sport: Calcio-attività di base "Primi calci" perr bambini da 6-8 anni con istruttore qualificato dal settore tecnico della F.I.G.C. Didattica • Corsi di formazione. • Corsi di ceramica, informatica e artistici in genere. • Corsi di sostegno al recupero scolastico. |
Finalità |
Attività |
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